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La prima cosa che ci ha detto Mirko Di Loreto, di professione chef, quando si è presentato è stata “vorrei semplificare e migliorare la vita delle persone in ambito culinario”.
Da subito abbiamo capito che il ragazzo non scherzava! Aveva per cui bisogno di un brand forte e memorabile!
Ci abbiamo pensato noi!
Partiamo subito col dire che, l’intero staff di Immaginificio non aveva ritenuto il nome proprio “Mirko Di Loreto” efficace per il tipo di storytelling da costruire. In più “Loreto” è un luogo con una certa nomea a cui noi non volevamo essere associati.
Lettera di Presentazione di Chef Mirko
Per prima cosa abbiamo invitato Mirko a chiacchierare con noi, in modo tale da conoscerlo meglio, conoscere le sue caratteristiche più distintive e capire a fondo il suo progetto.
Mirko di Loreto è uno Chef che ha deciso di mettersi in proprio. Vuole offrire diversi servizi tra cui:
- chef a domicilio
- personal chef
- showcooking per le aziende
- eventi di qualità
- magie in cucina
In più ha sottolineato che è molto legato alla “K” presente nel suo nome e al suo caratteristico baffo arricciato.
Successivamente gli abbiamo chiesto di scriverci una lettera di presentazione di sé stesso.
Eccola qui:
Su di me:
Sono una persona alla mano, mi metto in discussione con tutti.
Quindi simpatico, spontaneo, istintivo, selettivo, determinato.
Penso che nel saper convincere influenzi anche il mio sorriso oltre che il modo di pormi. Sono spontaneo, cerco sempre di vedere il lato positivo o di risolvere il problema nel miglior modo possibile.Una delle cose che mi contraddistingue è sicuramente la scelta delle materie prime. Fare la spesa è importante, la qualità prima di tutto. Qualità intesa come “sano e ottimo”. La qualità sta nel cercare il prodotto di nicchia che non per forza vuol dire costoso ma ricercato.
La ricerca è quella che oggi non si ha più il tempo di fare, quella è il vero dispendio. Prendersi il tempo di fare 10 km per fare la spesa e prendere di ogni piccolo produttore la sua peculiarità. Quella per cui ci siamo innamorati di lui. Questa è ricerca.
Consegue poi un’ottimale lavorazione di questa materia prima che va valorizzata il più possibile, cercando di trasformarla, interpretandola ognuno di noi a proprio modo.
A me piace di stravolgere un poco la tradizione, “quello che la cucina chiede ora poi”.Con le stesse materie prime mi piace rivisitare il piatto, cercando di creare l’emozione della sorpresa al commensale. Sempre nel rispetto del prodotto, senza alterarlo o lavorarlo in maniera eccessiva perdendo poi lo scopo di protagonista che dovrebbe avere il prodotto in questione. Sono
professionale e richiedo quindi professionalità.
Sono una persona molto esigente sul lavoro, per primo con me stesso poi con gli altri. Esigente non è da confondere con cattivo. Il clima che instauro quando arrivo nella cucina è sempre quello del sorriso, dell’armonia, dell’amore per quello che facciamo. Tutto questo può andare di passo con l’essere esigente.La mia cucina si contraddistingue perché mi piace giocare con gli ingredienti. Mi piace mettere 3-4 regioni in un piatto, mi piace viaggiare tra Centro e Sud. … esplodere in sapori decisi, “raffinati” e curati.
Sono oggettivo e conosco i miei limiti, non accetterei un lavoro fuori dalla mia portata solo per provare ma amo il rischio e cerco di mettermi in gioco in tutte le sfide. Amo s
cegliere il prodotto migliore da produttori che seguono una filiera precisa (no additivi, no insaporitori, no chimica!!).
“Bello non è per forza buono”. Buono è quel prodotto che arriva in tavola con un gusto già sostanzioso, VERO. Così da poterti permettere di non stravolgere il sapore con preparazioni che ne coprano il gusto originale. Mi piace s
travolgere la tradizione rinnovando la forma e la preparazione di un piatto ma non il suo contenuto originale, mischiando stile, prodotti e gusti di più regioni, cercando di utilizzare prodotti slow food.
Essendo molto esigente con me stesso, pretendo molto anche dal produttore, nonché dai miei collaboratori.Precisione, passione e pulizia.
Chef Mirko
Cosa ne pensate? A noi questa presentazione ci ha stimolato molto. Abbiamo iniziato a fare le nostre analisi e i nostri studi per costruire un’identità di marca forte e non banale.
Ecco qui l’iter delle analisi.
Analisi SWOT e analisi Valoriale
Creazione Naming
Partendo dall’analisi valoriale, abbiamo proposto quattro categorie di possibili nomi relative ad aree semantiche differenti.
Proposta standard
La prima opzione è “Mirko Di Loreto” ovvero, mantenere il nome e cognome originali e giocare successivamente con il pay off.
Seconda proposta
Nella seconda opzione abbiamo ideato dei nomi che facessero riferimento alla sfera semantica dei valori pratici precedentemente elencati.
Ecco i risultati:
- Mirko Sapori
- Mirko Di Buongusto
- Mirko Maccarone
Carini, vero?
Terza proposta
In questa sezione sono stati presi in considerazioni i valori utopici e la nostra fantasia ci ha portato a creare questi nomi:
- Mirko Di Buono
- Mirko dell’Ottimo
- Mirko Magno
- Mirko De Lirio
Cosa ne pensate?
Quarta proposta
In questa sezione abbiamo fatto appello ai valori ludico estetici e il risultato è stato il seguente:
- Mister Kei
- King Savòr
- Chef Kei Di
- Chef Kubi
Particolari, no?
Successivamente abbiamo creato anche delle proposte di pay off da accompagnare al nome scelto…che vi sveleremo nel prossimo paragrafo!
Creazione del Logo
Mirko è rimasto piacevolmente colpito dalle nostre proposte e, caso vuole, che la sua scelta è ricaduta proprio sul nome e sul pay off che l’intera agenzia prediligeva. Questione di feeling? Destino? Analisi corrette?
Curiosi di vedere il risultato finale?
Ebbene, una volta scelto nome e pay off, siamo partiti con la creazione del logo. E’ nostra consuetudine presentare almeno tre proposte. Questa è quella scelta dal nostro Chef Mirko…anzi da Mirko De Lirio – unkonventional chef!
Wow! Soddisfatti? Noi tanto!
Se questo è il nome, figuratevi il resto dello storytelling!
Noi abbiamo avuto anche il piacere di assaggiare i suoi piatti: un vero delirio di sapori!
Per saperne di più, visitate il suo nuovo sito e la pagina Facebook a cui, ovviamente, siete invitati a mettere “like”!
Noi vi consigliamo di dargli un colpo di telefono!