Search Marketing Connect

La mia giornata al Search Marketing Connect 

Tempo di lettura stimato: 5 minuti

Sveglia alle ore 7.00. Caffè e valutazione del mezzo con cui dirigermi al Palacongressi di Rimini per il Search Marketing Connect: non piove, vado a piedi.

Mi preparo con tutta calma, contenta di aver preparato lo zaino il giorno prima e di aver avvisato i colleghi <<Mi raccomando ricordate la carta d’identità, green pass e badge stampato>> (con un po’ di spocchia aggiungerei). 

Cuffie, Spotify e arrivo pure in anticipo. 

search marketing connect - inizio di giornata
Come mi sentivo

Tronfia di aver fatto anche allenamento, inizio a tirare fuori dallo zaino tutto quello che mi serve per entrare. 

Ho dimenticato il badge. 

Dopo le 10 mail degli organizzatori a riguardo, il reminder ai colleghi, la stampa una settimana prima…gli insulti me li meritavo tutti.

Ok, calma e sangue freddo. Entro e vedo il banco della reception con scritto “STAMPA BADGE”. Ringrazio gli organizzatori di aver pensato anche a noi sfigati. 

Aspetto i miei due colleghi e ora finalmente può iniziare la giornata. 

Che gatto guardi? Ci conosciamo?

Ci guardiamo attorno in cerca di volti noti del jet set del digital marketing. 

Capisco che con la mascherina a malapena riconosco i miei colleghi e Matteo Zambon, ma solo per il suo classico maglione rosso. 

Una cosa colpisce il mio sguardo. Una piramide di panettoni che si erge in tutta la sua bellezza e che porterà per tutta la giornata il dubbio amletico “gratis o non gratis, questo è il dilemma”.

Seconda colazione e via, partiamo con i primi interventi. 

Scrivere per il web non è improvvisazione

Elisa Contessotto nello speech “Ecco come SEOZoom aiuta gli utenti a conoscere il punto di vista di Google (e a trarne vantaggio!)” 

Digital strategist e formatrice della suite SeoZoom, la piattaforma di analisi essenziale per la tua presenza sui motori di ricerca.

30 minuti non sono sufficienti per una lezione sullo strumento ma è possibile trasmettere dei concetti fondamentali per chi lavora nel mondo del digital marketing. 

La parola chiave è: “identificare il cluster”. 

Niente di nuovo ma a volte sfugge a chi vuole dire tanto e a tutti. 

Non si può, o almeno, è davvero difficile parlare a un vasto pubblico quanto quello sul web quindi è necessario ragionare a target.

Qual è il nostro obiettivo? A chi ci rivolgiamo? Per quali parole chiave e quale volume di ricerca? Seozoom ci aiuta proprio in questa fase. 

Analizziamo i dati e non lasciamo le previsioni dell’andamento al caso o al fantomatico “cugino” che hanno tutti e che casualmente ha sempre un’opinione sul tuo lavoro.

Non starò a dilungarmi sullo strumento analizzato anche perché dobbiamo arrivare alla parte più interessante: la pausa pranzo. 

Combatti per la tua presenza sul web

la tuta mimetica l’ho lasciata in lavanderia però

Search Marketing Connect - Tattica
Il mio obiettivo? Capire come togliermi tutte queste foglie.

Continuo con Flavio Mazzanti, SEO presso l’azienda StudioSamo, nello speech “Come impostare una strategia digitale omnichannel in base al tipo di cliente, al budget a disposizione e ai risultati attesi”.

Da 30 minuti siamo passati a 1 ora di intervento per problemi tecnici con il collegamento da casa e in quel momento il relatore si è dimostrato un ottimo intrattenitore, un comico e un rapper (la velocità con cui ha presentato 80 slide in tempo ridotto per gli amici da casa è stata lodevole contando che ho anche capito di che parlava, non male). 

In poche parole abbiamo affrontato la difficile tematica dell’inizio lavori su un nuovo progetto: cosa, come, dove = strategia, tattica, strumenti. 

Partiamo da cosa vogliamo fare, quali sono gli obiettivi e di conseguenza a una strategia. Un errore che si fa spesso è andare spavaldi in agenzia e dire “io voglio Facebook”. Ok, ma a cosa ti serve? 

Il secondo step è il come, se fossimo in guerra (il posizionamento su Google si presta benissimo) parleremmo di tattica. Conosciuto l’obiettivo/gli obiettivi sviluppiamo il progetto studiando come ci arriviamo e per ultima la domanda “dove sarà visibile? Quali strumenti utilizzare?

Nel mondo del web marketing dove non esiste più un funnel preciso da seguire ma è un continuo ascensore decisionale, maggiormente dobbiamo lavorare con i dati e con gli strumenti che abbiamo a disposizione per pianificare la nostra strategia. 

Come direbbe Alessandro Borghese il mio voto per l’intervento è “diesci”, e tal proposito si è fatta anche l’ora di pranzo quindi insieme con i miei colleghi ci dirigiamo verso il luogo dove rifocillare il cervello e scambiarci opinioni sulla giornata…ma vaaa totale silenzio, troppa fame non c’è tempo per le chiacchiere. 

Con la pancia piena e il sorriso negli occhi ci dividiamo per seguire i prossimi interventi. 

Invia newsletter ma smettila di vendermi qualcosa per forza

Roberto Tarzia nello speech “Marketing Automation e Newsletter come basi della tua presenza online”.

Metodo, analisi e programmazione. Ritornano sempre queste parole perché è proprio così, non si può pensare di avere un seguito in qualsiasi piattaforma se non si è metodici e precisi nelle pubblicazioni e soprattutto se lavori in azienda è fondamentale il piano editoriale. 

In sostanza è stata un’interessante panoramica dei pro e dei contro del marketing automation e l’avviso che se vuoi fidelizzare i clienti è controproducente cercare di vendere qualcosa in ogni comunicazione.

Google sa cosa voglio ancora prima di cercarlo

Complotto? Io non credo.

Google conosce i nostri interessi.
Con il cappellino di stagnola sei protetto da Google, alieni, esattori delle tasse e zanzare fameliche. Provare per credere.

Continuo la mia giornata seguendo lo speech di Giorgio Taverniti, Co-Founder e COO Area Network di Search On Media Group, sull’argomento “Tutto quello che sappiamo su Google Discover”. 

La domanda che ci chiediamo tutti è: come finire su Google Discover? 

Ce lo chiediamo tutti compreso il relatore, perché non c’è una risposta. 

Google Discover è un’integrazione del motore di ricerca Google che personalizza il feed in base ai tuoi interessi. Una sorta di sfera magica che prevede quello che potrebbe interessarti…ma stiamo per addentrarci nel campo dell’occulto o parliamo ancora di web marketing?

Nessuna magia, parlano i dati, le ricerche, i nostri spostamenti all’interno del motore di ricerca e mettendo insieme tutte queste informazioni ecco che si ottiene un content feed dei nostri interessi. 

Il suggerimento per aumentare la probabilità della nostra presenza in questa sezione di Google è dare importanza a immagini e video di buona qualità e con testi alternativi accattivanti.

Hai detto birra?

La mia giornata prosegue con video, post, storie sui social accompagnati ogni volta da 10 minuti di osservazione fissa del cellulare nella ricerca frenetica di eventuali errori di battitura.

Che stress…

Sono le 18 e in Plenaria si riuniscono i superstiti per ascoltare gli ultimi speech e soprattutto per le istruzioni su come ricevere una birra gratis. 

Una bellissima giornata, interessante e piena di spunti utili per chi lavora nel mondo del digital.

Intanto la piramide di panettoni è ormai un ammasso informe, mi dirigo verso l’uscita e osservo una persona incastrata nel tornello della porta con 6 panettoni in mano. 

Concludo con una riflessione “ma quei panettoni sono per l’azienda, per la famiglia o per sé?”

Se vuoi sapere sugli speech seguiti ti consiglio di leggere l’articolo “Search Marketing Connect 2021: i 6 interventi più interessanti per chi si occupa di web marketing“.

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