Il Web 2.0 e le piazze

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Il Web 2.0 e le piazze

Nell’ultimo ventennio il contesto sociale ha subito un forte cambiamento poiché si sono diffuse in misura maggiore le nuove tecnologie digitali. Se si pensa ai cambiamenti nei modelli di business introdotti dal motore a vapore e all’automobile nel passato, ci si può rendere conto di come l’impatto della tecnologia digitale abbia modificato il tessuto socio-economico di oggi in maniera dirompente (Carignani, Frigerio, Rajola – 2007).
Questa evoluzione del settore tecnologico ha comportato un conseguente mutamento nel modo di vivere e di pensare degli individui, nel loro coinvolgimento nell’ambito comunicativo e al rapporto con i prodotti e le aziende. Dunque, si è assistito a un capovolgimento dello scenario inerente alle modalità di fruizione delle informazioni, al ruolo del consumatore e, di conseguenza, alle strategie di gestione delle relazioni tra organizzazioni e stakeholder.

Cos’è la comunicazione e come si è evoluta nel tempo?

Scott, nel suo manuale “Real-time marketing e PR” offre per una riflessione sul tema della comunicazione contemporanea. Tale considerazione affonda le sue radici in un passato antecedente il Web 1.0.
Si pensi a come erano regolate le relazioni del mercato prima dell’era moderna: i venditori e gli acquirenti si confrontavano faccia a faccia nei mercati di piazza e le due parti si accordavano. Se il venditore avesse in qualche modo imbrogliato l’acquirente, il giorno successivo questo suo comportamento avrebbe avuto ripercussioni negative per il suo commercio a causa della rapida diffusione della notizia della sua mala fede.
Successivamente, dalla metà del diciannovesimo secolo, si è assistito all’entrata in gioco di giornali e riviste. Questi ricoprivano il ruolo di intermediario fra l’acquirente e il venditore. A partire dal ventesimo secolo sono comparsi i new media come la radio e la televisione. Questi rafforzarono ulteriormente il ruolo di intermediazione precedentemente svolto dai sopracitati giornali e riviste. Nacquero inoltre agenzie di pubblicità e di PR. La forma che ha assunto la conversazione tra i due interlocutori, a questo punto, è diventata una conversazione in cui parla una persona sola: chi vende si rivolge a chi compra attraverso i mass media. Lungo questo iter, i consumatori hanno dunque perso la loro voce diventando così un’audience: ascoltatori e non comunicatori.

Con il web 2.0 tutto cambia

L’esplosione della comunicazione online e il supporto delle nuove possibilità offerte dal Web 2.0 ha successivamente provocato una perdita di controllo da parte dei produttori. E-mail, social media e media online alternativi hanno fornito la riscossa da parte dei consumatori, i quali hanno riacquisito così la propria voce collettiva nel mercato in real time.
Come accadeva nei mercati di piazza prima dell’età moderna, così oggi la comunicazione torna ad essere personale, autentica e reale e le opinioni personali tornano ad avere una posizione influente. Il Web, in un certo senso, ha offerto la possibilità di tornare al periodo antecedente la diffusione dei mass media, rendendo nuovamente la comunicazione autentica e bidirezionale, ridando quindi voce ai consumatori. Oggi il passaparola ha riacquisito il suo potere storico.

Il web come le piazze!

Il Web si può dunque paragonare alle piazze: i blog, i forum e i social network svolgono le stesse funzioni dei tradizionali luoghi d’incontro. Gli individui attraverso la comunicazione online costruiscono nuove relazioni, condividono idee, scambiano informazioni e vendono prodotti.
Nonostante la posizione preponderante del Web, è importante sottolineare che i mass media tradizionali non sono scomparsi ma continuano a svolgere la propria attività. Infatti il ruolo che l’advertising ha in questi media continua ad essere uno degli elementi fondamentali dei piani di comunicazione e marketing delle aziende. Anche il contatto fra pubbliche relazioni e media continua ad avere un ruolo basilare. A fronte di questo, l?azione da intraprendere è quella di integrare i media tradizionali e digitali al fine di creare e produrre una comunicazione completa ed efficace per le organizzazioni.

Basta con la teoria ora, puoi tornare a correre.

Fonti:

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